I disturbi somatoformi vengono definiti con la presenza di sintomi fisici che fanno pensare a una condizione medica, ma non sono giustificati da questa, dagli effetti di sostanze o da un altro disturbo mentale (come ad es. il disturbo di Panico). Per essere ritenuto un disturbo somatoforme, il disagio deve presentarsi in significativa modalità o menomare il funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree. Sono inclusi in questa definizione
- Disturbi di somatizzazione (storicamente collegati a Isteria o Sindrome Briquet): è un disturbo caratterizzato da associazione di dolore a sintomi gastro-intestinali, sessuali e pseudo-neurologici.
- Disturbo Somatoforme Indifferenziato: caratterizzato da lamentele fisiche non giustificate e dura almeno sei mesi.
- Disturbi di Conversione: comporta sintomi ingiustificati di deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie e sensitive, i quali potrebbero rimandare a una condizione neurologica o medica. I sintomi o deficit sono collegati a fattori psicologici.
- Disturbo Algico: è caratterizzato dal dolore come punto principale. Vi è motivo per ritenere che qualche fattore psicologico abbia un ruolo importante nell’esordio, nella gravità o nel mantenimento del disturbo
- Ipocondria: preoccupazione legata al timore di avere, oppure alla convinzione di essere affetto da una grave malattia, basata sulla personale interpretazione di sintomi e disfunzioni corporee
- Disturbi di (Dismorfismo) Corporeo: è la preoccupazione riguardante un difetto presunto o sopravvalutato nell’aspetto fisico