La caratteristica principale del DDA (Disturbo da Deficit di Attenzione) è una persistente modalità di disattenzione.
Non sempre è accompagnato da iperattività, nel caso si parla di DDAI. La disattenzione può presentarsi in situazioni scolastiche, lavorative e/o sociali. I soggetti che presentano questo tipo di disturbo possono non riuscire a prestare attenzione ai particolari o possono fare errori di distrazione nel lavoro. Di solito il compito viene svolto senza cura e senza ponderazione. Hanno difficoltà a mantenere attenzione anche nelle attività di gioco, e nel portare a termine i compiti. Spesso sembrano avere la mente altrove, frequentemente paiono non aver sentito o non aver ascoltato ciò che viene loro detto. Passano da un’attività all’altra senza terminarne nessuna. Questi soggetti presentano frequentemente difficoltà nell’organizzare il lavoro; compiti che richiedono sforzo mentale vengono ritenuti spiacevoli ed evitati. I soggetti affetti da tale disturbo sono facilmente distratti da stimoli irrilevanti e frequentemente interrompono compiti in corso per prestare attenzione a rumori senza importanza o ad eventi che di solito sono ignorati dalla maggior parte delle altre persone. Sono speso sbadati nelle loro attività quotidiane. La diagnosi di questo disturbo prevede la presenza di almeno sei o più di sintomi tra cui possono apparire quelli soprastanti per almeno sei mesi e con un’intensità che causi disadattamento e contrasti con il livello di sviluppo.